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Dicembre 3, 2006
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"Idee dalla creatività,
abilità tecniche dall'esperienza e duro lavoro dalla passione:
queste sono le tre componenti chiave necessarie per realizzare software
di intrattenimento di alta qualità. Ma... "e i soldi?"
qualcuno potrebbe chiedere. Beh, i soldi sono la colla invisibile che
tiene assieme quella espressione in simil-linguaggio C ed essi provengono
solamente da clienti soddisfatti.
Così funzionano le cose in questo pazzo, eppure così affascinante,
piccolo mondo
cablato!"
Blog di Albegor |
Benvenuti!
Io sono Davide "Albegor" Orlando, un consulente
ICT, uno sviluppatore di software, e soprattutto un tipo abbastanza
matto da pensare che ciò che scrive sul suo blog può
tornare utile in un modo o nell'altro ai suoi lettori.
Rilassatevi, prendetevi il vostro tempo per navigare sul
sito e troverete certamente quello che state cercando, forse anche
di più!
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3 Dicembre, 2006:
Ma Che Roba E'?
|

Il
Blog si è Trasferito qui: blog.albegor.com
|
23 Novembre,
2006: Il Sarto Virtuale di Cernobbio
su Rai Due
|
Eccovi
il filmato del servizio realizzato per la rubrica Non Solo
Soldi del TG2
che ha come protagonista Il Sarto Virtuale di Cernobbio,
questo personaggio quasi mitologico che si perde tra le nebbie
del Lago di Como... 
Ormai mi sono abituato anch'io che ho curato il progetto a
chiamarlo così come l'ha chiamato la stampa finora,
anche se in realtà in sartoria si preferisca il riferimento
preciso alla Sartoria
Orefice per una questione di ritorno di immagine.
Ma forse è meglio così, la gente ricorda più
facilmente la storiella del sarto virtuale che prende le misure
con una telecamera via Internet.
Il servizio in TV ha galvanizzato tutti in sartoria e nel
video, oltre al personale al lavoro mentre Cleto Orefice
mostra il funzionamento del sistema, sono visibile anche io
nella registrazione che gira sul monitor di sinistra. Abbiamo
salvato quella registrazione mentre facevo le prove per l'abito
che hanno realizzato (scolpito è la metafora
più elegante )
su misura per me.
Davvero un bel colpaccio pubblicitario per la sartoria e le
persone coinvolte nel progetto.
Il video è disponibile sia in alta
risoluzione (12Mb, 640x480) che a bassa
risoluzione (6,4Mb, 320x240), quest'ultimo ottimizzato
per la visualizzazione su palmare.
Buona visione!
Nota: se usate Windows
Media Player potete attivare e disattivare i sottotitoli
in Inglese con la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+C.
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21 Novembre,
2006: Un'Immagine Vale Più di
Mille Parole
|
Quanto è vera questa frase!
Di sicuro la deve avere bene in mente Guido Panini,
l'amico che mi sta accompagnando nella realizzazione del progetto
premiato alla Startcup 2006 (hanno appena pubblicato
le foto
ufficiali), se ha deciso di occuparsi di un corso
di fotografia insieme a Stefania Pifferi presso lo
studio fotografico Pifferi a Como.
Un corso in cinque lezioni serali principalmente sul ritratto
di cui potete scaricare il programma
dettagliato.
Un post sulla fotografia mi dà lo spunto per mostrare
un'altra selezione di quelle che ho scattato durante il Vespatour.
La prima mostra la facciata del Duomo di Torino e la
torre campanaria sotto un cielo che ha strappato all'amico
fotografo, ex-collega quando lavoravo alla Trecision di Rapallo,
un "ma che bel cielo!". Commento che vale doppio
da uno molto critico come lui.
Rimanendo in tema di Torino dato che Giovedì andrò
al Telemobility
Forum 2006, la seconda mostra il famoso Piercing,
curioso esempio di arte urbana realizzato nel 1996 su un edificio
di Piazza Corpus Domini. Nella terza si vede l'Antica Tettoia
Dell'Orologio in Piazza della Repubblica con la scritta Amare
le differenze in varie lingue.
Se anche per voi "fotografare significa attribuire importanta",
come dice Susan Sontag, magari il corso di fotografia
di Guido potrà esservi utile.
Inizia domani sera, percui affrettatevi se vi interessa. Le
informazioni per contattarlo sono nel PDF del programma.
  
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18 Novembre,
2006: Il Futuro è il Sarto di
Cernobbio
|
Un
titolo del genere scelto per l'intervista a Raffaello Vignali,
presidente della Compagnia
delle Opere, pubblicato sulla rivista Business
People di Novembre è a dir poco emblematico e significa
una sola cosa: il progetto di innovazione legato alla Sartoria
Orefice di Cernobbio che ho curato dall'inizio alla
fine con la coordinazione del Centro Volta è
diventato un caso di successo!
Un esempio da seguire per le piccole imprese italiane che
sentono tanto parlare di innovazione, vorrebbero partire con
questi progetti ma non sanno che pesci pigliare.
Non risparmio però una critica severa sulla frase:
"Da noi non sarebbero potuti esistere né Hewlett
e Packard né Bill Gates, perché in Italia uno
se apre un'azienda in un garage arriva l'Asl e la fa chiudere"...
un patetico cliché spesso utilizzato per nascondere
i veri problemi della nuova imprenditoria legata all'ICT.
L'intervista a Vignali verte infatti sull'analisi delle problematiche
che il tessuto imprenditoriale italiano deve affrontare per
percorrere la difficile strada dell'innovazione al fine di
mantenere la competitività del prodotto Made in
Italy in un mercato globalizzato, nonché dei benefici
che se ne possono trarre nel momento in cui un progetto di
innovazione giunge a buon fine, portando come esempio lampante
il "Sarto di Cernobbio", sebbene nell'articolo
il progetto venga descritto in maniera generica e con qualche
errore sul funzionamento del sistema.
Funzionamento che è stato invece bene illustrato da
Cleto Orefice Giovedì mattina quando una troupe
della Rai capeggiata dalla giornalista Sandra Cecchi
si è recata in sartoria per realizzare un servizio
per la rubrica Non Solo Soldi del TG2,
rubrica che va in onda dal Lunedì al Venerdì
alle 10:30 su Rai Due.
Il servizio televisivo avrà breve durata ma sarà
la prima volta che verrà mostrato pubblicamente il
sistema. Davvero da non perdere per capire come diavolo ha
fatto una sartoria che lavora nello stesso modo da ben 5
generazioni abbia imparato a usare PC e Internet non solo
per semplificare il proprio lavoro ma anche per aumentare
il proprio volume d'affari con prospettive di cui probabilmente
non ci si rende ancora conto.
Sebbene sia più ferrato con le texture che con i tessuti
,
ormai potrei quasi dire di essere un sarto anch'io se considerate
l'analogia del lavoro artigianale di cui ho già scritto
sul blog , percui sarà
un piacere seguire da vicino gli sviluppi del progetto.
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15 Novembre,
2006: Smettila di Incasinarti!
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E'
il titolo del nuovo libro di Roberto Re, fondatore
di HRD
Training Group, società di servizi dedicati
alla formazione e allo sviluppo personale sia per aziende
che per privati. Non appena ho saputo tramite la newsletter
di HRD che il tour di presentazione del libro sarebbe partito
da Milano con un One Night Seminar promozionale al
Teatro Nuovo il 13 Novembre, non ho perso tempo e mi
sono iscritto il prima possibile.
Lo spettacolo è stato davvero entusiasmante! Vedere
Roberto Re comunicare ed esprimersi dal vivo lascia il segno.
Mi ha sorpreso perecchio il fatto che uno come lui che dovrebbe
essere abituato a parlare in pubblico fosse visibilmente emozionato
durante le primissime battute dello spettacolo, chiaro segno
questo del totale coinvolgimento in quello che fa.
La serata è proseguita presentando tramite degli spezzoni
di noti film selezionati ad arte le 10 strategie di incasinamento
che adottiamo inconsapevolmente nella nostra vita e che sono
descritte nel libro. Renato Converso, energetico comico
calabrese, ha fatto poi il suo intervento per mostrare quanto
sia utile la riso-terapia.
C'era anche il mitico Don
Mazzi in prima fila dato che ha scritto la prefazione
del nuovo libro di Roberto Re.
In realtà questo è il secondo libro che Roberto
Re scrive. Il primo, Leader di te stesso, divenuto
presto un best seller edito da Mondadori, ha rappresentato
per me una sorta di pietra miliare perché ha
dato inizio ad un percorso di crescita personale che sta dando
frutti inaspettati e che continua ancora adesso.
Proprio per questo ho portato quel libro con me e nell'intervallo
sono riuscito a farmelo autografare da Roberto assediato da
una folla di persone che volevamo scrivesse una dedica personalizzata
sul nuovo libro fresco di stampa.
"Questo è il tuo primo, Roberto!" gli ho
detto mentre me lo firmava e lui con un cenno di assenso mi
ha risposto: "Eh, questo è tosto!".
Forse infatti il secondo è un pò più
leggero, ma lo saprò solo dopo averlo finito.
Di sicuro ho un sacco di amici a cui regalare un libro
dal titolo Smettila
di incasinarti per questo Natale.
Non c'è due senza tre, Roberto!
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12 Novembre,
2006: Bloggare o Non Bloggare
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"Ma
perchè lo fai?" mi ha chiesto qualche tempo
fa un amico riferendosi al mio blog.
Mi è rimasto impresso perché l'ha detto con
un tono e gli occhi sgranati che sottointendevano qualcosa
di più simile a "Ma perché diavolo perdi
tempo a scrivere un blog?".
Mi ha sorpreso anche perchè l'amico in questione è
un laureando in robotica e quindi ha una certa dimestichezza
con gli strumenti informatici moderni.
Mi ha fatto quella domanda forse perché non concepiva
il perché uno senta il bisogno di raccontare qualcosa
di sè a chiunque capiti di leggere il blog o forse
non gli sembrava un qualcosa di giustificato dal momento che
nessuno mi paga per il tempo che dedico al blog.
Mi sono posto la domanda anche io e credo che la risposta
sia di due tipi: da un lato un qualcosa che serve a me per
fissare nel tempo i ricordi e fare il punto dei progressi
sui miei progetti, dall'altro c'é un'esigenza naturale
di comunicare, di fornire un servizio o semplicemente
intrattenere chiunque si fermi a leggere queste righe.
La gratificazione poi avviene quando qualcuno mi dice
di aver letto il blog e di averne apprezzato il contenuto.
In quell'istante un sorriso soddisfatto da parte di un amico
o di una persona che conosco appena va ben oltre qualsiasi
mera remunerazione pecuniaria.
Di recente ho studiato la migliore piattaforma software moderna
su cui trasferire il blog e ho scelto WordPress
dopo aver letto il libro Building
Online Communities With Drupal, phpBB, and WordPress.
Ho installato WordPress sul mio spazio web ed ho iniziato
a popolare il database di contenuti iniziando dal primo post
che ho scritto il 16 Luglio 2003 in occasione del lancio
di Ecpc.
Dopo più di 220 post inseriti eccovi il risultato
in anteprima: blog.albegor.com
Ci vorrà ancora un pò di tempo per completare
la migrazione e personalizzare la grafica, ma ho già
ricevuto dei pareri positivi sul risultato e sembra che il
tema grafico che ho scelto piaccia.
E' stato davvero strano rileggere tutti i vecchi post mentre
li trasferivo. Ho notato io stesso un modo diverso di scrivere
e di pormi nei confronti dei lettori nel tempo. E' stato come
una sorta di verifica di una crescita personale. Una
cosa che secondo me costituisce un motivo più che valido
per tenere un blog.
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10 Novembre,
2006: Vespacrash a Milano! :(
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Gli
amici mi prendono un pò in giro quando uso il termine
Vespatour per descrivere il viaggio che ho fatto quest'estate
per l'Italia in Vespa perché quel termine fa venire
loro in mente un viaggio di gruppo organizzato, non certo
uno fatto in solitaria dal matto di turno.
Dopo quello che è successo nei giorni scorsi a Milano
spero proprio che non faranno lo stesso quando userò
il termine Vespacrash per ricordare la caduta in mezzo
alla strada che mi è costata un danno rilevante alla
mia Vespa 250 GTS...
Cavolo, ho fatto 4200 Km per l'Italia in un mese senza
farle neanche un piccolo graffio ed ecco che riesco a disfarne
la fiancata sinistra cadendo come un asino nel traffico milanese.
Avete presente la banchina del tram che separa le due carreggiate
e sporge di qualche centimentro dal fondo stradale?
Ecco, stavo percorrendo tranquillamente un tratto di strada
di quel tipo. Ero esattamente parallelo e molto vicino a quella
bassa banchina, prospettiva dalla quale non si notava neanche
il rilievo, complici anche le condizioni di luce della tarda
serata. Per superare una macchina davanti a me decido di girare
verso il tratto centrale della strada che sembrava piatto
quando perdo improvvisamente il controllo e mi ritrovo a terra
prima ancora di capire perché.
Brutta esperienza... mi hanno detto che poteva andare peggio,
ma non è molto di consolazione visto il danno causato
alla mia Vespa.
Stavo usando il palmare come navigatore GPS e per fortuna
non ha subito danni nella caduta. E' il quarto salvataggio
che mi ha garantito il cordino di sicurezza agganciato allo
specchietto sinistro, mentre gli altri tre sono avvenuti
durante il Vespatour.
Che anche il palmare abbia sette
vite come i gatti?
Spero proprio che il Vespatour abbia un seguito l'estate
prossima, ma che invece il Vespacrash rimanga un caso
più unico che raro... sigh!
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7 Novembre,
2006: in_rete 2006miniartextilcomo
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Sembra
quasi uno scioglilingua e in effetti mi riesce quasi sempre
difficile pronunciare correttamente il nome che hanno scelto
per l'esposizione comasca dedicata all'arte tessile contemporanea,
ora giunta alla 16a edizione. Quest'anno sono ben 11
le locazioni sparse per Como dedicate alla mostra.
Senz'altro l'allestimento più ricco è quello
all'interno dell'ex-chiesa di San Francesco in cui accanto
ad alcune opere davvero suggestive quale l'esercito di rane
di seta che sembrano scendere da una delle pareti della
navata destra, c'è una sezione dedicata alla Net
Art curata da Domenico
Quaranta nella quale i fili che compongono i tessuti
virtuali sono generati da algoritmi software. Non a caso hanno
aggiunto in_rete al titolo della mostra.
L'abside è occupata da una struttura metallica sospesa
sulla quale sono posti 54 minitessili, tra i quali
spicca Protocolli di Rete, il globo in midollino realizzato
da Ilaria Giussani, una amica che lavora al Museo
della Seta e di recente ha ricevuto il Premio Arte
2006.
Proprio al museo Ilaria mi ha concesso di fotografare la bella
installazione Cibo per lo Spirito di Anna Moro-Lin
& Verdeaqua che vedete qui sotto. Davvero creativa e originale
la mise en place sulla tavola secondo me, mentre Ilaria
preferisce i lavori di Marie Rose Lortet, esposti anch'essi
al museo, dato che li ritiene tecnicamente superiori.
Imponente è l'opera di Akio Hamatani presso la
tessitura. Sembra quasi lo scafo di una grande nave
sospesa sull'acqua... sarà una sorta di arca pronta
a salpare per portar via tutte le bestie che girano
per Como?
Non vi dico di più per lasciarvi la curiosità
di visitare la mostra.
Troppo spesso infatti sembra che i comaschi ignorino eventi
di questo tipo nella nostra città e a causa del fattore
"tanto ci posso andare quando voglio" si finisce
col procrastinare la visita fino a farsi sfuggire l'occasione.
Avete tempo fino al 12 Novembre.
Dopo questo brillante collegamento tra arte tessile e grafica
digitale la prossima volta che mi capiterà di spiegare
cos'è una texture userò senz'altro la
metafora della tessitura dei pixel! 
 
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4 Novembre,
2006: Ecpc Finalista nei Best Software
Awards 2006
|
Non
me l'aspettavo affatto dato che ammetto di avere un pò
trascurato Euro Coins Pocket
Collector negli ultimi mesi, il software educativo
che ho realizzato per gli appassionati delle Euro monete.
Ho scelto infatti di rispettare le priorità del mio
lavoro quale consulente e sviluppatore di software su commissione.
Perciò mi fa un sacco piacere aver saputo che anche
quest'anno i giudici della competizione Best
Software Awards 2006, organizzata dalla rivista americana
Smartphone
and Pocket PC Magazine, abbiano confermato la validità
del software e che come l'anno scorso sia giunto tra i finalisti
nella categoria Miscellaneous Utilities.
Ammetto che non è facile categorizzare un software
molto specializzato di questo tipo, ma penso anche che invece
di creare una nuova categoria quale Collezionismo potrebbero
aggiungerne una quale ad esempio Lifestyle in cui far
rientrare tutti i programmi per Windows Mobile realizzati
per gestire il proprio stile di vita digitale, così
come viene definita la vita moderna con tutti i mezzi tecnologici
che dovrebbero semplificarci la vita. Gestire la propria
collezione di Euro monete con un palmare rientrerebbe pienamente
in questo concetto, o no? 
In ogni caso è un piacere che un software così
atipico, frutto del connubio tra il mio lavoro e la mia passione,
sia arrivato alla selezione finale di un concorso che ha raccolto
solamente il 20% dei migliori software esistenti per
piattaforma Windows Mobile.
Il vincitore della categoria Miscellaneous Utilities quest'anno
è stato StyleTap,
una sorta di emulatore per far girare i programmi scritti
per PalmOS su dispositivi con Windows Mobile.
Intanto il lavoro sulla versione PC di Ecpc prosegue
e credo che le novità verranno svelate entro la fine
dell'anno!
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1 Novembre,
2006: Motoraduno al Ghisallo
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Una bella giornata di sole ha
graziato alcune migliaia di motociclisti che si sono dati
appuntamento a Magreglio,
nei pressi del santuario della Madonna del Ghisallo,
un luogo per me molto caro in quanto legato ai giorni del
campeggio estivo trascorsi in quella zona durante la mia adolescenza.
E' stato anche il mio primo raduno insieme agli amici del
Vespa
Club Como.
Siamo partiti la mattina presto dal punto di ritrovo a Como
e abbiamo raggiunto Magreglio sfilando insieme alle centinaia
di motociclisti già arrivati sul posto. Ci siamo spostati
poi a Civenna dove si è celebrata la commemorazione
dei caduti del motociclismo.
La moto che mi ha colpito di più è stata la
splendida Moto Guzzi del 1929 che vedete nell'ultima
foto.
Volevo vedere anche il Museo
del Ciclismo da poco inaugurato vicino al santuario.
Una struttura nuova e ben allestita, ma il costo del biglietto
è stato a dir poco scoraggiante: un paio di Euro in
meno rispetto a quello per i Musei Vaticani o per la
Galleria degli Uffizi, prenotazione compresa. Con tutto
il rispetto per la storia del ciclismo (utilizzo ancora una
bici da corsa che ha più anni di me )
dubito che ci fosse la sindrome
di Stendhal ad attendermi all'uscita di quel museo...
Al ritorno ho percorso un tratto di strada in mezzo ad un
gruppo di motociclisti sulle Harley, quasi una sorta di provocazione
dopo la lettera che ho scritto al quotidiano locale su Clooney
e la sua moto.
Chissà, magari c'era anche lui tra i 4000-5000 motociclisti
di quella giornata!
    
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28 Ottobre,
2006: Se Clooney Andasse in Vespa...
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Ormai
lo sa tutto il mondo che George Clooney ama passare
le vacanze sul nostro lago nella sua bellissima Villa Oleandra
a Laglio.
Di recente il divo americano è stato protagonista di
un episodio davvero curioso che è finito sulle pagine
del quotidiano locale La Provincia, qui
e qui.
Un episodio tanto curioso che mi ha spinto a scrivere questa
lettera al quotidiano, poi pubblicata nella rubrica Lettere
al direttore:
Mi chiedo quanti sorrisi abbia strappato l'articolo apparso
Sabato scorso sul nostro quotidiano in merito al curioso episodio
che ha visto come protagonista il bel George Clooney in sella
alla sua Harley in quel di Dizzasco, dove a quanto pare si
era recato per una visita improvvisata alla casa di riposo
e non è stato riconosciuto dal portiere.
Da buon Vespista e amante delle due ruote ho cercato di immaginare
cosa sarebbe successo se si fosse presentato in sella a una
Vespa piuttosto che sulla sua rombante Harley-Davidson. La
Vespa è stata un simbolo di libertà per generazioni
di italiani e lo è tuttora, perciò mi piace
credere che se fosse arrivato in Vespa il portinaio avrebbe
avuto un atteggiamento diverso, magari ricordando i viaggi
fatti in gioventù con la propria Vespa. Una passione
in comune che avrebbe agito da lasciapassare molto più
della rumorosa moto americana.
Personalmente mi è capitato più volte che persone
non più giovani si fermassero a guardare la mia Vespa
e con un sorriso spontaneo iniziassero a raccontarmi delle
loro avventure passate in sella allo scooter Piaggio.
George dà il buon esempio scegliendo le due ruote per
le sue passeggiate nel comasco. Questo sì che dovrebbero
farlo più comaschi che sembra preferiscano abbandonarsi
al caos e allo stress causati dal traffico da loro stessi
alimentato piuttosto che lasciare la comodità della
propria auto anche per pochi chilometri.
Presterei volentieri la mia Vespa al divo americano, così
forse la prossima volta avrà più fortuna nelle
sue visite improvvisate senza addetti stampa al seguito. Conoscerà
bene ogni palmo di Hollywood e adorerà il film Easy
Rider, ma forse ignora ancora come farsi ben accogliere dai
comaschi un pò laghèè.
La bella risposta di Pierangelo
Marengo: Il suo, oltre che un atto damore per la
Vespa, è una simpatica digressione nel mondo del possibile.
Naturalmente è tutta da dimostrare, ma nessuno può
impedirle di cullarsi in un sogno su due ruote.
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26
Ottobre, 2006:
Abbiamo Vinto!!!
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Non so se sia stato per il logo
creativo realizzato dal nostro grafico Luca Fadigati,
i punti di forza del progetto, la qualità della documentazione
che abbiamo inviato, la brillante presentazione tenuta con
Guido alla Camera di Commercio di Como la scorsa settimana
o addirittura l'elegante abito realizzato per quella occasione
speciale dagli amici della Sartoria Orefice ,
o più probabilmete una combinazione di tutti questi
elementi, ma il risultato finale è che abbiamo vinto
il Premio Speciale della CCIAA di Como alla StartCup
2006.
Stiamo lavorando su qualcosa che non è nuovo in assoluto,
un qualcosa che altri hanno già provato a fare utilizzando
le più recenti tecnologie mobile applicate al settore
dei beni culturali, ma possibilmente la differenza è
che stiamo portando la nostra idea verso l'eccellenza
e la commissione ha colto questo fattore e ha deciso di scegliere
noi nonostante ci abbiano detto che gli altri progetti erano
davvero interessanti.
Ieri a Milano il professor Roberto Negrini ci ha consegnato
il premio durante l'emozionante cerimonia finale della StartCup.
La prima foto ha catturato quel momento con me e Luca sul
palco. L'emozione era grande, la stessa emozione che è
passata attraverso le mani del nostro fotografo. 
La seconda mostra il team, quasi al completo dato che manca
Guido, con il professor Negrini e Paolo e Samantha
di Opla
S.r.l., i nostri collaboratori primari. La terza mostra
tutti i gruppi vincitori sul grande palco dell'aula magna
dell'Università degli Studi.
Dopo la cerimonia abbiamo fatto una bella passeggiata attorno
al Duomo di Milano grazie al tempo eccezionalmente
bello per la stagione e ho colto l'occasione di scattare una
foto alla celebre Madunina
posta sulla cima.
Il premio in denaro ci aiuterà a giungere velocemente
alla fase di prototipazione del progetto, a motivare il team
che finora ha contato solamente sulle proprie forze, e soprattutto
apre la prospettiva di venire incubati come startup negli
uffici del Polo Regionale di Como. Questo è ciò
che cercavamo veramente, ottimo lavoro i-boys!
   
Qui
l'articolo sull'incubazione pubblicato dal quotidiano locale
La Provincia.
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23 Ottobre,
2006: Le 16 Slide alla Camera di Commercio
|
Lo
scorso Venerdì io e Guido Panini, uno dei due
membri principali del team che ho riunito dall'inizio dell'anno
per lavorare su un progetto di innovazione tecnologica, abbiamo
tenuto una presentazione di 16 slide presso la Camera
di Commercio di Como.
Siamo stati invitati a discutere il nostro progetto per competere
ad uno dei premi speciali legati alla StartCup
2006, il concorso annuale organizzato dalle sette
università milanesi per promuovere la creazione di
nuove imprese.
Di fronte ad una commissione composta da Paolo de Santis,
il presidente della Camera di Commercio di Como, Pierluigi
della Vigna e Roberto Negrini, due dei migliori
professori che ho avuto quando frequentavo l'università,
insieme a Giorgio Corradi, responsabile dell'incubatore
presso il Polo Regionale of Como, abbiamo iniziato la presentazione
con i cuori che battevano all'impazzata.
Ci sentivamo sicuri sui punti di forza del nostro progetto
dato che ci stiamo lavorando seriamente dall'inizio dell'anno
e l'abbiamo visto evolversi lentamente nella giusta direzione,
ma non si sa ma cosa può succedere in queste occasioni,
specialmente considerando che era la nostra prima presentazione
fuori dal nostro gruppo di lavoro.
La presentazione è andata bene e la commissione ci
è sembrata positivamente impressionata dal nostro progetto.
Ci hanno fatto un sacco di domande e siamo andati ben oltre
il tempo che era stato inizialmente previsto.
Ci sono cinque candidati in totale per questo premio speciale
e Mercoledì 25 nell'aula magna dell'Università
degli Studi di Milano annunceranno i vincitori.
Saremo là con le dita incrociate...
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17
Ottobre, 2006:
Le Castagne del Vespa Club Como
|
La
scorsa Domenica il Vespa
Club Como ha organizzato Cagna la Castagna,
una festa pubblica proprio ai piedi delle antiche mura romane
di Como dove le persone povevano mangiare caldarroste, bere
vino, ascoltare musica, incontrare amici e ammirare la bella
linea di vecchie Vespe e di Citroën 2CV.
E' stata la mia prima volta ad un loro incontro pubblico dato
che sono diventato membro del club solo un paio di settimane
prima.
Ero andato al loro incontro serale settimanale invitato dal
presidente Gianluca Cesana con un pò di esitazione
perchè qualcuno mi aveva messo in guardia sul fatto
che i nuovi modelli di Vespa come la mia GTS non sono apprezzati
quanto quelli vecchi. Perciò quando ho dovuto rispondere
alla prima domanda su quale Vespa avessi, il presidente disse
ai membri di aspettare a giudicare e lasciarmi raccontare
cosa avessi fatto con la mia Vespa questa estate, proprio
mentre alcuni di loro iniziavano a borbottare (ma con un tono
chiaramente scherzoso )
sul fatto che avessi una GTS dato che l'avevano vista al mio
arrivo. Dissi loro del viaggio per l'Italia e subito iniziarono
a raccondarmi dei loro viaggi più lunghi in sella alla
propria Vespa. Il ghiaccio si ruppe grazie all'intervento
di Gianluca e trovammo immediatamente qualcosa da condividere.
Gianluca mi ha dato l'adesivo del club che è davvero
originale come potete vedere qui a fianco. Il bimbo che fuma
in sella alla Vespa è stato disegnato da un artista
della Bonelli,
la nota casa editrice italiana di fumetti. Ora lo porto con
orgoglio sul parabrezza! 
Mi è piaciuta l'accoglienza dei membri del club, sono
davvero un bel gruppo di Vespisti.
La Vespa è un mito per gli italiani e soprattutto una
grande passione da condividere.
"L'Italia s'è Vespa" era uno degli
slogan che ho notato su un vecchio manifesto pubblicitario
al Museo
Piaggio e che richiama l'inizio del nostro inno nazionale,
"L'Italia s'è desta".
La gente del marketing è davvero matta si sa...
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14
Ottobre, 2006:
Artigiani-Imprenditori a Innovacomo
|
Ieri
sera ho partecipato ad una conferenza organizzata da Innovacomo,
l'iniziativa di Confartigianato
Imprese Como mirata a promuovere l'innovazione tra
le piccole e medie imprese artigiane locali.
C'erano molti più partecipanti del previsto, un chiaro
segno dell'interesse per l'argomento. Il Signor Cleto Orefice
mi aveva raccomandato di partecipare dato che era stato invitato
a parlare del progetto che ho realizzato per la sua Sartoria
Orefice con la coordinazione del Centro Volta.
Vestito con un abito impeccabile, come solamente un sarto
potrebbe fare, ha tenuto una presentazione così chiara
ed efficace in pochi minuti di discorso che mi ha positivamente
sorpreso.
Dopo di lui alcuni altri artigiani-imprenditori hanno
presentato i propri casi di successo.
Era la mia prima volta ad uno dei loro incontri e mi sono
sentito a mio agio tra di loro, forse perché mi sento
un artigiano anche io dopotutto. I tipi di strumenti possono
essere molto diversi, dato che io lavoro con byte e linee
di codice mentre un artigiano come il Signor Orefice utilizza
ago e filo per per creare abiti su misura di alta qualità.
Beh, a dirla tutta ora usa anche un PC e una connessione a
Internet. 
Bruno Panieri, responsabile del settore mercato e regole
di Confartigianato, era connesso da Roma grazie alla funzione
di videoconferenza di Skype. Egli ha avuto parole di apprezzamento
per l'iniziativa Innovacomo considerandola un esempio da seguire
a livello nazionale, una sorta di stella polare ha
detto.
Lo staff di Innovacomo punta a costruire una rete composta
da due elementi fondamentali: una comunità di artigiani-imprenditori
e un database di idee, connetterle e promuovere l'innovazione.
Credo che avranno successo solamente se uniranno le forze
con altre iniziative locali quali IComo.
Non ha senso secondo me cercare di fare passi importanti da
soli nel campo minato dell'innovazione in un mercato globalizzato.
La Sinergia è la chiave per aiutare a trasformare
una semplice idea in un concreto caso di successo, come è
avvenuto per il progetto Orefice.
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10
Ottobre, 2006:
Recupero Dati con Isobuster
|
Quando
succede di perdere dati che si credeva al sicuro salvati sui
propri dispositivi di backup, ci si sente irritati, tristi
e disperati al pensiero di non essere in grado di recuperarli
in alcun modo.
Questo è esattamente ciò che è successo
ad un amico la scorsa settimana e gli avevo promesso che avrei
fatto del mio meglio per aiutarlo.
Aveva accidentalmente effettuato una formattazione veloce
su un disco DVD-RW che conteneva quasi un anno di lavoro.
Dopo una ricerca sulla Rete avevo trovato quella che sembrava
la migliore soluzione software per questo problema: Isobuster.
Perdere dati in quel modo non mi era mai successo personalmente,
perciò ho dovuto valutare alcune delle soluzioni software
di recupero dati sul mercato e Isobuster si è rivelato
essere il meglio in termini di efficacia, usabilità,
costo e supporto.
Ho scritto una email a Peter Van Hove, la "one-man-company"
dietro a Smart-Projects
e autore di Isobuster, e mi ha fatto piacere trovare uno sviluppatore
così amichevole.
Mi ha detto che sta per andare a Cambridge per la European
Shareware Conference. Potete dare il vostro voto qui
per il suo software se vorrete contribuire alla sue probabilità
di vincere l'Epsilon Award.
L'amico è stato davvero contento di sapere che ero
in grado di recuperare i suoi file, ma penso sia meglio che
ringrazi Peter per aver creato un software così ben
fatto.
Comunque vada perdere dati digitali è nulla in confronto
a perdere un'amicizia, magari a causa di un semplice
errore o un'incomprensione. Mi è successo proprio questo
di recente e non esiste software in grado di ripristinare
situazioni del genere. Le relazioni umane possono essere molto
più complesse di qualsiasi tipo di software.
In questo caso forse solo un dialogo sincero potrebbe aiutare...
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8
Ottobre, 2006:
Smau 2006: Una Vela, un Paio di Padiglioni e 98 Seminari
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L'enorme
Vela, questo è il nome della struttura lunga
1 km realizzata da Massimiliano
Fuksas che copre l'esteso nuovo quartiere di fieramilano
alla periferia di Milano, ha ospitato la 43-esima edizione
di Smau,
l'esposizione internazionale dedicata all'ICT.
Solamente due padiglioni sono stati necessari per contenere
tutti gli stand degli espositori e l'area riservata ai seminari.
Parlando con alcune persone esse hanno confermato la mia impressione
che mancasse qualcosa, quella sorta di rumore di fondo
proveniente dagli stand più grandi allo scopo di attrarre
un pubblico di consumatori e di curiosi. Allo stesso tempo
è stato molto piacevole poter camminare per la fiera
e chiedere degli incontri senza doversi fare largo tra la
folla.
Sentimenti decisamente opposti naturalmente, ma entrambi veri.
Questo non è stato uno "Smau" per me, dovrebbero
almeno cambiare il nome se hanno intenzione di continuare
su questa linea di condotta "solo business".
I due seminari ai quali ho partecipato sono stati interessanti,
uno era sulla tutela dei diritti sul software secondo
la legge italiana, tenuto da Massimo
Farina, piuttosto facile, veloce ed efficace ed l'altro
sull'innovazione tecnologica nei punti vendita tenuto da un
relatore di IBM.
Ho avuto alcuni incontri proficui con persone che lavorano
per aziende i cui prodotti sono legati (o potrebbero esserlo)
ai progetti nei quali sono attualmente coinvolto quali le
telecamere di rete Sony e i fornitori di dispositivi e servizi
RFID. Inoltre non potevo mancare di fare quattro chiacchiere
con i vecchi amici nelle aree dedicate a Windows Mobile.
L'area denominata I Percorsi dell'Innovazione era ben
organizzata e ospitava parecchi stand di startup italiane.
Uno di questi era quello di Econoetica
che presentava Arianna,
la guida cittadina su PDA. Ho avuto il piacere di incontrare
Valentina, la loro marketing manager, a Firenze durante
il Vespatour e di utilizzare la guida per una giornata intera
passeggiando per la città e in fiera ho reincontrato
lei e il resto dello staff, Pietro e Luca.
Stanno facendo molto bene e hanno avuto una ottima esposizione
grazie al loro piccolo stand. E' stata una vera gioia poter
ascoltare di nuovo il genuino accento toscano mentre
parlavo con Valentina.
Vicino al loro stand ho parlato con i ragazzi di Blogosfere.it,
un network di blog professionali italiani, la maggior parte
dei quali di qualità molto elevata grazie ai loro blogger
di esperienza.
Hanno aperto un blog
temporaneo su Smau e publicato alcune immagini delle
bellezze che si potevano incontrare passeggiando per la fiera,
ma hanno decisamente trascurato le migliori secondo me. Allo
stand della Blackberry
si poteva ammirare non solo il loro ultimo dispositivo, il
Pearl, ma anche avere una pallina da golf da due belle
ragazze se si era gentili con loro. Ora ho solo bisogno di
una mazza da golf...
   
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4 Ottobre, 2006: IComo: 8° Matching
sull'Innovazione Tecnologica
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La
scorsa settimana ho partecipato all'8° matching sull'innovazione
tecnologica organizzato dal Centro Volta, l'evento mensile
promosso dall'iniziativa IComo
con l'obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese locali
ad innovare.
Le presentazioni questa volta hanno spaziato dai nanomateriali
applicati alle fibre tessili per poter garantire ad esse nuove
proprietà quali la resistenza ai batteri, agli ultimi
sviluppi nella produzione dei cristalli liquidi, ai sistemi
di imaging avanzati utilizzati in robotica, alla selezione
e implementazione di un elemento naturale con DNA unico per
poter tracciare un prodotto lungo tutta la filiera produttiva
e per garantirne l'originalità.
Durante l'interessante presentazione di Pierangelo Metrangolo
sui cristalli liquidi egli ha ricordato che proprio lì
a Villa Olmo, nella grande sala al di sotto di quella in cui
sedevamo nacque la chimica moderna grazie a Heisenberg, Fermi
e altri scienziati durante un grande congresso tenutosi nel
1927.
Questi matching sono sempre molto interessanti e parecchi
dei relatori provengono da laboratori italiani di alto livello.
Lo staff di IComo in effetti punta a stimolare le idee degli
imprenditori locali e a ragione, specialmente quando le presentazioni
sono così brillanti. Il numero dei partecipante sta
crescendo, un buon segno della campagna di informazione che
stanno facendo per promuovere questi incontri.
Sarò a Smau
il 5 Ottobre, l'esposizione sull' ICT a Milano che da quest'anno
è riservata solo agli operatori del settore.
C'è anche l'interessante struttura e-Academy
e seguirò un paio dei numerosi seminari.
La mia Vespa mi porterà a Milano domani per
l'esposizione, dopodiché riposerà per un paio
di giorni nell'officina "Motorantola" dell'amico
Marco per un check-up completo, necessario dopo il lungo viaggio
per l'Italia.
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29
Settembre, 2006:
Immagini dal Vespatour, 4
su Mille e Quattro
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Subito
dopo il ritorno dal Vespatour sono stato molto impegnato nel
rimettere in carreggiata i progetti sui quali stavo lavorando,
ma allo stesso tempo sono riuscito a fare una selezione delle
foto che ho scattato lungo il viaggio per mostrarle agli amici.
E' stato molto più difficile di quanto potesse sembrare
dato che ogni foto ha una storia da raccontare per me, perciò
potete capire quanto sia stato complicato selezionarne solo
4 per postarle sul blog.
Prima di passare alle foto la grafica a sinistra mostra approssimativamente
il percorso di 4200 km che ho seguito: da Como a Milano,
Torino, Genova, Rapallo, Monterosso al Mare, Marina di Massa,
Forte dei Marmi, Lucca, Pisa, Pontedera, Livorno, Vinci, Firenze,
Tavarnelle Val di Pesa, Monteriggioni, San Gimignano, Montieri,
Siena, Cortona, Arezzo, Assisi, Norcia, Melezzole di Montecchio,
Marmore, Roma, Caserta, Bisceglie, San Giovanni Rotondo, Vieste,
Loreto, Recanati, Rimini e ritorno a Como.
La prima foto mostra una vera sorpresa: lei è
Sophia, la Vespa che Peter Moore ha guidato
nel suo viaggio per l'Italia. Non mi aspettavo assolutamente
di trovarla nel museo-officina di Marco Quaretta a Livorno,
perciò ho colto l'occasione di scattare una foto con
il libro di Peter in mano.
La seconda è stata scattata a Forte dei Marmi
durante un aperitivo con Federico Farioli, il country
manager dell'appena lanciato portale Handango
Italia, la sezione italiana di Handango, il principale
distributore di contenuti per dispositivi mobili. Federico
è tanto giovane quanto di talento secondo me, perciò
sono sicuro che il nuovo portale crescerà molto in
fretta.
Nella terza ho avuto un incontro inaspettato con Alberto,
Angelo e Claudio del Vespaclub di Mantova quando mi sono fermato
a pranzare in un ristorante a Palazzetto sulla via per Siena.
Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata e una bella risata
quando mi hanno chiamato il "Vespista del 2000"
dopo che ho mostrato loro la mia Vespa con il sistema GPS.
La quarta è davvero speciale, è la mia
Vespa sul Colle dell'Infinito a Recanati con i Monti
Sibillini sullo sfondo. L'ho scattata l'ultimo giorno del
viaggio proprio da sotto il muro con la siepe che ha ispirato
Giacomo Leopardi a scrivere la sua poesia capolavoro, L'infinito.
Aver avuto la possibilità di visitare quel luogo particolare
- è possibile solo dal 2003 - è stata una delle
numerose sorprese che il viaggio mi ha riservato.
Pian piano sto preparando un libro fotografico utilizzando
i servizi forniti da Kodakgallery.
Lo farò stampare per mostrarlo agli amici e penso che
potrò renderlo visibile online.
Per il resto della storia dovrete aspettare il libro, compreso
il nome che ho scelto di dare alla mia Vespa...
   
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4
Settembre, 2006: Il "Bel Paese"
mi ha Rivelato la sua Vera Bellezza
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Dopo
4200 Km a cavallo della mia Vespa - senza contare quelli
fatti a piedi
-, 1400 foto scattate mentre mi lasciavo completamente
stupire dalle più raffinate opere d'arte che il genio
umano abbia creato, dalla Nascita di Venere del Botticelli
a Firenze alla magnifica Cappella Sistina a Roma, solo
per citare alcuni dei capolavori che mi hanno impressionato
di più, venire poi catturato dall'atmosfera del Palio
dell'Assunta a Siena e dalle numerose sagre enogastronomiche
in Umbria, venire baciato dal sole mentre facevo il bagno
nel mare della Puglia ed infine rimanere deliziato dall'ascoltare
i diversi dialetti parlati dalle persone delle regioni italiane
che ho attraversato... beh, sono tornato a Como con così
tante cose da raccontare che un libro sarebbe il mezzo più
appropriato per consegnare a voi questa intensa esperienza
di viaggio!
Penso che un libro sarebbe anche un bel modo di ringraziare
tutti gli amici che mi hanno aiutato nel rendere questo viaggio
possibile e le persone che ho avuto il piacere di incontrare
lungo il percorso.
Al momento ho altre priorità, con parecchio lavoro
da fare per continuare i miei progetti software, ma l'idea
del libro è abbastanza consistente da poter essere
presa seriamente.
La mia Vespa GTS 250 i.e. dotata di GPS si è
comportata meravigliosamente portandomi da nord a sud e poi
a casa e penso che questa frase scritta su un vecchio manifesto
pubblicitario che ho notato al Museo
Piaggio a Pontedera riflette in pieno il suo valore
quale simbolo di libertà per gli italiani di tutte
le età: "Un giorno un piccolo aereo lasciò
le ali in cielo per diventare un mito in terra".
E' stata un'esperienza meravigliosa, degna di tutta la fatica
fatta. Spero che anche voi abbiate passato un bel periodo
all'insegna del relax durante questo Agosto e siate ora tornati
al lavoro con rinnovata energia.

Sulla mia Vespa al
Colosseo a Roma, una foto scattata da Monnalisa...
ehm, in realtà era una ragazza con una maglietta nera
e la scritta "Monnalisa" su di essa! 
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3
Agosto, 2006: In Vespa per il Cortile
d'Italia
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Non
suonerebbe bene come titolo per un libro su un matto italiano
che trascorre le vacanze estive girando per l'Italia in sella
a una Vespa?
Il fattore "perché no?" c'è,
vedremo se sarò abbastanza ispirato da mantenere il
proposito di scrivere un libro sul mio tour quando sarò
di ritorno a casa a fine Agosto.
L'australiano Peter
Moore ha fatto proprio questo dato che ha scritto
un bel libro sul suo tour per l'Italia con una Vespa del '41
che ha acquistato su ebay. Vroom
with a view è il titolo del libro che ha ispirato
il mio imminente viaggio, partendo da qui a Como per andare
di città in città giù fino a Bari in
Puglia, spinto dal desiderio di visitare luoghi del mio paese
che non ho ancora visto.
Il mio tour sarà diverso da quello di Peter, a partire
dall'ultimo modello di Vespa, la GTS
250 i.e., già vincitrice di alcuni riconoscimenti,
al meglio della tecnologia GPS disponibile per i dispositivi
palmari.
E poi beh.. sono italiano, perciò si suppone che sappia
un pò di più del mio paese rispetto ad un viaggiatore
australiano!
"Ma vai da solo?" questa è la prima
domanda che gli amici mi hanno fatto quando ho parlato loro
del viaggio e la migliore risposta che ho trovato finora è:
ti sentiresti solo passeggiando per il tuo cortile?
Questo è lo spirito che mi accompagnerà in questo
tour: il mio paese è un pò come il mio cortile,
solo un pò più grande!
Ci sono un sacco di persone che ho intenzione di incontrare
in questo viaggio, alcuni vecchi amici e alcuni nuovi.
Vedremo che succederà.
Sarò contattabile via e-mail naturalmente. Il mio palmare
sarà il mio migliore strumento durante il tour.
Vi auguro un meraviglioso solare Agosto!
PS: Non sono riuscito a rilasciare la versione 1.6
di EcPc come promesso, ma voglio lasciarvi con un regalo
ancora migliore: la Beta
della versione PC!
Questa è un'ottima occasione per provare il software
specialmente se non avete un palmare!
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8
Luglio, 2006: $297 per del Software
per Windows Mobile del Valore di più di $3000?!?
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Un'offerta
del genere sarebbe troppo buona per essere vera?
Oh no, è vera a tutti gli effetti, dato che quella
frase è lo slogan del 2006
Best of Everything Software Package, un pacchetto
contenente le ultime versioni dei vincitori e finalisti del
Best
Software Awards 2005, il concorso annuale organizzato
dalla rivista americana Smartphone
and Pocket PC Magazine.
Come ho scritto in precendenza sul blog, il mio EcPc
QVGA è stato finalista nell'edizione 2005 del
concorso, perciò è stato incluso nel pacchetto
insieme a 130 delle migliori applicazioni e giochi
disponibili per i dispositivi con Windows Mobile.
Sono molto soddisfatto nel vedere il mio software elencato
tra altre ottime applicazioni per Pocket PC e sono stato ancor
più contento nel leggere il commento da parte di uno
dei giudici, Jack Cook, Senior Editor di Mobility
Today, quando hanno annunciato i finalisti. Potete
leggerlo nella pagina
dei premi insieme alla scansione del certificato che
mi hanno mandato.
Per i dettagli dell'offerta riferitevi al sito ufficiale,
c'è anche un cosiddetto Value Calculator, un
file Excel precompilato in realtà, per aiutarvi a determinare
se il totale del software che vorreste acquistare supera il
costo del pacchetto. Un'aggiunta molto utile secondo me.
Hanno anche realizzato un Best of Everything Smartphone
Software Package, in vendita per $139, il quale include
più di $600 di software solo per Smartphone basati
su Windows Mobile. Se avete un pò di software per Windows
Mobile sulla vostra lista degli acquisti vi suggerisco di
sfogliare i contenuti di quei pacchetti dal momento che la
probabilità di trovare molti di essi al loro interno
è davvero alta.
C'è anche il The
Best of Everything Demo CD che è parte del
pacchetto principale e contiene le versioni demo dei software.
Viene dato gratuitamente a chi si abbona alla rivista per
2 anni, ma potete ordinarlo separatamente per 15$.
In quanto sviluppatore ho aderito a rendere disponibile il
mio software gratuitamente agli altri sviluppatori i cui prodotti
sono stati inclusi nel pacchetto e che hanno scelto la stessa
opzione di condividere i propri software. Considero un'ottima
opportunità poter essere in grado di condividere software
tra sviluppatori fidati, una sorta di fair play digitale.
Non tutti hanno aderito a questa opportunità di condivisione,
ma la maggior parte l'ha fatto, pertanto un altro pollice
in sù per i realizzatori del pacchetto.
Parlando di ultime versioni, vi posso assicurare che rilascerò
la versione 1.6 di EcPc prima di partire per
le vacanze di Agosto, in modo che possiate aggiornarlo dalla
versione 1.5, che si trova nel pacchetto. Allo stesso
tempo stiamo costruendo il nuovo sito per EcPc. Promette
davvero bene ma ci vorrà ancora del tempo per completarlo.

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19
Giugno,
2006: L'Indovinello del Sarto e dello
Sviluppatore di Software
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Cosa
mai potrebbero avere in comune un sarto e uno sviluppatore
di software?
Non avrei mai saputo trovare una risposta fino a qualche mese
fa quando ho iniziato a lavorare su un progetto di innovazione
tecnologica commissionato dal più prestigioso negozio
di sartoria di Cernobbio, Sartoria
Orefice, con la coordinazione scientifica del centro
di ricerca Centro Volta. Ho scritto di questo progetto
nei precedenti aggiornamenti e ora che ci stiamo avvicinando
alla conclusione ho avuto il permesso di scriverne più
in dettaglio.
Sartoria Orefice è una delle poche piccole imprese
in questo settore di mercato di alta qualità rinomata
per la propria eccellenza non solo in Italia ma anche in molti
paesi del mondo a tal punto che parecchi clienti vengono a
Cernobbio dall'estero per chiedere al Sig. Lino e a
suo figlio Cleto, che ora gestisce l'attività,
di realizzare per loro l'abito perfetto.
Perciò, tornando alla domanda iniziale, credo che la
risposta più appropriata risieda in una parola molto
semplice: Eleganza!
Considerate il duro lavoro che il sarto, guidato solo dalla
sua lunga esperienza, realizza ogni giorno con degli strumenti
così semplici quali ago e filo. Confrontate
ora con il lavoro che ho compiuto nel corso degli ultimi mesi
attraverso strumenti solo apparentemente più complicati
quali bit e byte per creare un sistema harware e software
che renderà il lavoro degli Orefice molto più
efficiente e profittevole.
La parte software in particolare è stata fatta su
misura, come si dice, e il risultato finale è tanto
elegante quanto un abito finemente lavorato a mano.
Senza dubbio essi saranno in grado di espandere la propria
attività con questo sistema. Infatti la ragione per
la quale hanno investito in questo progetto è perché
credono molto nelle sue potenzialità.
Sono stato davvero contento di trovare delle persone così
in gamba con le quali lavorare: Cleto, Lino, il loro gentile
staff e Matteo del Centro Volta. Lavorando fianco a fianco
con loro ho avuto il piacere di imparare alcuni (ben pochi
in realtà) dei segreti di un'arte manuale antica quanto
l'uomo portata alla perfezione da 5 generazioni di
sarti. Quest'anno infatti celebrano 150 anni da quando
il primo Orefice ha avviato l'attività nel 1856.
Questo progetto mi ha dato la possibilità di fare esperienza
in diversi campi, dallo sviluppo di software personalizzato
alla familiarizzazione con il più recente hardware
dedicato alla videosorveglianza e videoconferenza basato su
IP, in particolare con prodotti Sony,
ma soprattutto mi ha dato l'opportunità di imparare
a trattare con le persone nel modo migliore, comprendendone
le necessità e trasformando un problema in una soluzione
funzionante in maniera efficiente.
Mi piacerebbe davvero poter applicare questo tipo di approcio
ad un'altra piccola impresa locale. Lo staff del Centro Volta
è pronto ad arruolarmi ancora se qualcun altro dovesse
richiedere la loro assistenza diretta in un progetto di innovazione
tecnologica, magari nell'ambito dell'iniziativa IComo.
Potreste chiamarmi direttamente
se preferite, mentre se avete bisogno di un abito di altissima
qualità fatto in Italia (a Cernobbio in effetti) ora
sapete chi chiamare.
Con il loro nuovo sistema Cleto e suo padre saranno in grado
di assistervi in tutte le fasi, dalla scelta del tessuto ai
più fini dettagli del vostro abito anche se vivete
dall'altra parte del mondo.
Di recente mi sono imbattuto in una citazione piuttosto significativa
di Albert Einstein che mi ha ispirato l'indovinello
iniziale:
Se
vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza
al sarto.
|
}
//Chiudete sempre le vostre parentesi sia nel codice che nella vita
reale ;-)
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