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Dicembre 3, 2006

The digital creation

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"Idee dalla creatività, abilità tecniche dall'esperienza e duro lavoro dalla passione: queste sono le tre componenti chiave necessarie per realizzare software di intrattenimento di alta qualità. Ma... "e i soldi?" qualcuno potrebbe chiedere. Beh, i soldi sono la colla invisibile che tiene assieme quella espressione in simil-linguaggio C ed essi provengono solamente da clienti soddisfatti.
Così funzionano le cose in questo pazzo, eppure così affascinante,
piccolo mondo cablato!"


 
Blog di Albegor

Benvenuti! Io sono Davide "Albegor" Orlando, un consulente ICT, uno sviluppatore di software, e soprattutto un tipo abbastanza matto da pensare che ciò che scrive sul suo blog può tornare utile in un modo o nell'altro ai suoi lettori.
Rilassatevi, prendetevi il vostro tempo per navigare sul sito e troverete certamente quello che state cercando, forse anche di più!



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3 Dicembre, 2006: Ma Che Roba E'?


Il Blog si è Trasferito qui: blog.albegor.com

23 Novembre, 2006: Il Sarto Virtuale di Cernobbio su Rai Due

Eccovi il filmato del servizio realizzato per la rubrica Non Solo Soldi del TG2 che ha come protagonista Il Sarto Virtuale di Cernobbio, questo personaggio quasi mitologico che si perde tra le nebbie del Lago di Como...
Ormai mi sono abituato anch'io che ho curato il progetto a chiamarlo così come l'ha chiamato la stampa finora, anche se in realtà in sartoria si preferisca il riferimento preciso alla Sartoria Orefice per una questione di ritorno di immagine.
Ma forse è meglio così, la gente ricorda più facilmente la storiella del sarto virtuale che prende le misure con una telecamera via Internet.
Il servizio in TV ha galvanizzato tutti in sartoria e nel video, oltre al personale al lavoro mentre Cleto Orefice mostra il funzionamento del sistema, sono visibile anche io nella registrazione che gira sul monitor di sinistra. Abbiamo salvato quella registrazione mentre facevo le prove per l'abito che hanno realizzato (scolpito è la metafora più elegante
) su misura per me.
Davvero un bel colpaccio pubblicitario per la sartoria e le persone coinvolte nel progetto.
Il video è disponibile sia in alta risoluzione (12Mb, 640x480) che a bassa risoluzione (6,4Mb, 320x240), quest'ultimo ottimizzato per la visualizzazione su palmare.
Buona visione!


Nota: se usate Windows Media Player potete attivare e disattivare i sottotitoli in Inglese con la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+C.

21 Novembre, 2006: Un'Immagine Vale Più di Mille Parole

Quanto è vera questa frase! Di sicuro la deve avere bene in mente Guido Panini, l'amico che mi sta accompagnando nella realizzazione del progetto premiato alla Startcup 2006 (hanno appena pubblicato le foto ufficiali), se ha deciso di occuparsi di un corso di fotografia insieme a Stefania Pifferi presso lo studio fotografico Pifferi a Como.
Un corso in cinque lezioni serali principalmente sul ritratto di cui potete scaricare il programma dettagliato.
Un post sulla fotografia mi dà lo spunto per mostrare un'altra selezione di quelle che ho scattato durante il Vespatour.
La prima mostra la facciata del Duomo di Torino e la torre campanaria sotto un cielo che ha strappato all'amico fotografo, ex-collega quando lavoravo alla Trecision di Rapallo, un "ma che bel cielo!". Commento che vale doppio da uno molto critico come lui.
Rimanendo in tema di Torino dato che Giovedì andrò al Telemobility Forum 2006, la seconda mostra il famoso Piercing, curioso esempio di arte urbana realizzato nel 1996 su un edificio di Piazza Corpus Domini. Nella terza si vede l'Antica Tettoia Dell'Orologio in Piazza della Repubblica con la scritta Amare le differenze in varie lingue.
Se anche per voi "fotografare significa attribuire importanta", come dice Susan Sontag, magari il corso di fotografia di Guido potrà esservi utile.
Inizia domani sera, percui affrettatevi se vi interessa. Le informazioni per contattarlo sono nel PDF del programma.



18 Novembre, 2006: Il Futuro è il Sarto di Cernobbio

Un titolo del genere scelto per l'intervista a Raffaello Vignali, presidente della Compagnia delle Opere, pubblicato sulla rivista Business People di Novembre è a dir poco emblematico e significa una sola cosa: il progetto di innovazione legato alla Sartoria Orefice di Cernobbio che ho curato dall'inizio alla fine con la coordinazione del Centro Volta è diventato un caso di successo!
Un esempio da seguire per le piccole imprese italiane che sentono tanto parlare di innovazione, vorrebbero partire con questi progetti ma non sanno che pesci pigliare.
Non risparmio però una critica severa sulla frase: "Da noi non sarebbero potuti esistere né Hewlett e Packard né Bill Gates, perché in Italia uno se apre un'azienda in un garage arriva l'Asl e la fa chiudere"... un patetico cliché spesso utilizzato per nascondere i veri problemi della nuova imprenditoria legata all'ICT.
L'intervista a Vignali verte infatti sull'analisi delle problematiche che il tessuto imprenditoriale italiano deve affrontare per percorrere la difficile strada dell'innovazione al fine di mantenere la competitività del prodotto Made in Italy in un mercato globalizzato, nonché dei benefici che se ne possono trarre nel momento in cui un progetto di innovazione giunge a buon fine, portando come esempio lampante il "Sarto di Cernobbio", sebbene nell'articolo il progetto venga descritto in maniera generica e con qualche errore sul funzionamento del sistema.
Funzionamento che è stato invece bene illustrato da Cleto Orefice Giovedì mattina quando una troupe della Rai capeggiata dalla giornalista Sandra Cecchi si è recata in sartoria per realizzare un servizio per la rubrica Non Solo Soldi del TG2, rubrica che va in onda dal Lunedì al Venerdì alle 10:30 su Rai Due.
Il servizio televisivo avrà breve durata ma sarà la prima volta che verrà mostrato pubblicamente il sistema. Davvero da non perdere per capire come diavolo ha fatto una sartoria che lavora nello stesso modo da ben 5 generazioni abbia imparato a usare PC e Internet non solo per semplificare il proprio lavoro ma anche per aumentare il proprio volume d'affari con prospettive di cui probabilmente non ci si rende ancora conto.
Sebbene sia più ferrato con le texture che con i tessuti , ormai potrei quasi dire di essere un sarto anch'io se considerate l'analogia del lavoro artigianale di cui ho già scritto sul blog ,
percui sarà un piacere seguire da vicino gli sviluppi del progetto.

15 Novembre, 2006: Smettila di Incasinarti!

E' il titolo del nuovo libro di Roberto Re, fondatore di HRD Training Group, società di servizi dedicati alla formazione e allo sviluppo personale sia per aziende che per privati. Non appena ho saputo tramite la newsletter di HRD che il tour di presentazione del libro sarebbe partito da Milano con un One Night Seminar promozionale al Teatro Nuovo il 13 Novembre, non ho perso tempo e mi sono iscritto il prima possibile.
Lo spettacolo è stato davvero entusiasmante! Vedere Roberto Re comunicare ed esprimersi dal vivo lascia il segno. Mi ha sorpreso perecchio il fatto che uno come lui che dovrebbe essere abituato a parlare in pubblico fosse visibilmente emozionato durante le primissime battute dello spettacolo, chiaro segno questo del totale coinvolgimento in quello che fa.

La serata è proseguita presentando tramite degli spezzoni di noti film selezionati ad arte le 10 strategie di incasinamento che adottiamo inconsapevolmente nella nostra vita e che sono descritte nel libro. Renato Converso, energetico comico calabrese, ha fatto poi il suo intervento per mostrare quanto sia utile la riso-terapia.

C'era anche il mitico Don Mazzi in prima fila dato che ha scritto la prefazione del nuovo libro di Roberto Re.
In realtà questo è il secondo libro che Roberto Re scrive. Il primo, Leader di te stesso, divenuto presto un best seller edito da Mondadori, ha rappresentato per me una sorta di pietra miliare perché ha dato inizio ad un percorso di crescita personale che sta dando frutti inaspettati e che continua ancora adesso.
Proprio per questo ho portato quel libro con me e nell'intervallo sono riuscito a farmelo autografare da Roberto assediato da una folla di persone che volevamo scrivesse una dedica personalizzata sul nuovo libro fresco di stampa.
"Questo è il tuo primo, Roberto!" gli ho detto mentre me lo firmava e lui con un cenno di assenso mi ha risposto: "Eh, questo è tosto!".
Forse infatti il secondo è un pò più leggero, ma lo saprò solo dopo averlo finito.
Di sicuro ho un sacco di amici a cui regalare un libro dal titolo Smettila di incasinarti per questo Natale.
Non c'è due senza tre, Roberto!


12 Novembre, 2006: Bloggare o Non Bloggare

"Ma perchè lo fai?" mi ha chiesto qualche tempo fa un amico riferendosi al mio blog.
Mi è rimasto impresso perché l'ha detto con un tono e gli occhi sgranati che sottointendevano qualcosa di più simile a "Ma perché diavolo perdi tempo a scrivere un blog?".
Mi ha sorpreso anche perchè l'amico in questione è un laureando in robotica e quindi ha una certa dimestichezza con gli strumenti informatici moderni.
Mi ha fatto quella domanda forse perché non concepiva il perché uno senta il bisogno di raccontare qualcosa di sè a chiunque capiti di leggere il blog o forse non gli sembrava un qualcosa di giustificato dal momento che nessuno mi paga per il tempo che dedico al blog.
Mi sono posto la domanda anche io e credo che la risposta sia di due tipi: da un lato un qualcosa che serve a me per fissare nel tempo i ricordi e fare il punto dei progressi sui miei progetti, dall'altro c'é un'esigenza naturale di comunicare, di fornire un servizio o semplicemente intrattenere chiunque si fermi a leggere queste righe.
La gratificazione poi avviene quando qualcuno mi dice di aver letto il blog e di averne apprezzato il contenuto. In quell'istante un sorriso soddisfatto da parte di un amico o di una persona che conosco appena va ben oltre qualsiasi mera remunerazione pecuniaria.

Di recente ho studiato la migliore piattaforma software moderna su cui trasferire il blog e ho scelto WordPress dopo aver letto il libro Building Online Communities With Drupal, phpBB, and WordPress. Ho installato WordPress sul mio spazio web ed ho iniziato a popolare il database di contenuti iniziando dal primo post che ho scritto il 16 Luglio 2003 in occasione del lancio di Ecpc.
Dopo più di 220 post inseriti eccovi il risultato in anteprima: blog.albegor.com
Ci vorrà ancora un pò di tempo per completare la migrazione e personalizzare la grafica, ma ho già ricevuto dei pareri positivi sul risultato e sembra che il tema grafico che ho scelto piaccia.
E' stato davvero strano rileggere tutti i vecchi post mentre li trasferivo. Ho notato io stesso un modo diverso di scrivere e di pormi nei confronti dei lettori nel tempo. E' stato come una sorta di verifica di una crescita personale. Una cosa che secondo me costituisce un motivo più che valido per tenere un blog.


10 Novembre, 2006: Vespacrash a Milano! :(

Gli amici mi prendono un pò in giro quando uso il termine Vespatour per descrivere il viaggio che ho fatto quest'estate per l'Italia in Vespa perché quel termine fa venire loro in mente un viaggio di gruppo organizzato, non certo uno fatto in solitaria dal matto di turno.
Dopo quello che è successo nei giorni scorsi a Milano spero proprio che non faranno lo stesso quando userò il termine Vespacrash per ricordare la caduta in mezzo alla strada che mi è costata un danno rilevante alla mia Vespa 250 GTS...
Cavolo, ho fatto 4200 Km per l'Italia in un mese senza farle neanche un piccolo graffio ed ecco che riesco a disfarne la fiancata sinistra cadendo come un asino nel traffico milanese.
Avete presente la banchina del tram che separa le due carreggiate e sporge di qualche centimentro dal fondo stradale?
Ecco, stavo percorrendo tranquillamente un tratto di strada di quel tipo. Ero esattamente parallelo e molto vicino a quella bassa banchina, prospettiva dalla quale non si notava neanche il rilievo, complici anche le condizioni di luce della tarda serata. Per superare una macchina davanti a me decido di girare verso il tratto centrale della strada che sembrava piatto quando perdo improvvisamente il controllo e mi ritrovo a terra prima ancora di capire perché.
Brutta esperienza... mi hanno detto che poteva andare peggio, ma non è molto di consolazione visto il danno causato alla mia Vespa.
Stavo usando il palmare come navigatore GPS e per fortuna non ha subito danni nella caduta. E' il quarto salvataggio che mi ha garantito il cordino di sicurezza agganciato allo specchietto sinistro, mentre gli altri tre sono avvenuti durante il Vespatour.
Che anche il palmare abbia sette vite come i gatti?
Spero proprio che il Vespatour abbia un seguito l'estate prossima, ma che invece il Vespacrash rimanga un caso più unico che raro... sigh!


7 Novembre, 2006: in_rete 2006miniartextilcomo

Sembra quasi uno scioglilingua e in effetti mi riesce quasi sempre difficile pronunciare correttamente il nome che hanno scelto per l'esposizione comasca dedicata all'arte tessile contemporanea, ora giunta alla 16a edizione. Quest'anno sono ben 11 le locazioni sparse per Como dedicate alla mostra.
Senz'altro l'allestimento più ricco è quello all'interno dell'ex-chiesa di San Francesco in cui accanto ad alcune opere davvero suggestive quale l'esercito di rane di seta che sembrano scendere da una delle pareti della navata destra, c'è una sezione dedicata alla Net Art curata da Domenico Quaranta nella quale i fili che compongono i tessuti virtuali sono generati da algoritmi software. Non a caso hanno aggiunto in_rete al titolo della mostra.
L'abside è occupata da una struttura metallica sospesa sulla quale sono posti 54 minitessili, tra i quali spicca Protocolli di Rete, il globo in midollino realizzato da Ilaria Giussani, una amica che lavora al Museo della Seta e di recente ha ricevuto il Premio Arte 2006.
Proprio al museo Ilaria mi ha concesso di fotografare la bella installazione Cibo per lo Spirito di Anna Moro-Lin & Verdeaqua che vedete qui sotto. Davvero creativa e originale la mise en place sulla tavola secondo me, mentre Ilaria preferisce i lavori di Marie Rose Lortet, esposti anch'essi al museo, dato che li ritiene tecnicamente superiori.
Imponente è l'opera di Akio Hamatani presso la tessitura. Sembra quasi lo scafo di una grande nave sospesa sull'acqua... sarà una sorta di arca pronta a salpare per portar via tutte le bestie che girano per Como?
Non vi dico di più per lasciarvi la curiosità di visitare la mostra.
Troppo spesso infatti sembra che i comaschi ignorino eventi di questo tipo nella nostra città e a causa del fattore "tanto ci posso andare quando voglio" si finisce col procrastinare la visita fino a farsi sfuggire l'occasione. Avete tempo fino al 12 Novembre.
Dopo questo brillante collegamento tra arte tessile e grafica digitale la prossima volta che mi capiterà di spiegare cos'è una texture userò senz'altro la metafora della tessitura dei pixel!



4 Novembre, 2006: Ecpc Finalista nei Best Software Awards 2006

Non me l'aspettavo affatto dato che ammetto di avere un pò trascurato Euro Coins Pocket Collector negli ultimi mesi, il software educativo che ho realizzato per gli appassionati delle Euro monete. Ho scelto infatti di rispettare le priorità del mio lavoro quale consulente e sviluppatore di software su commissione.
Perciò mi fa un sacco piacere aver saputo che anche quest'anno i giudici della competizione Best Software Awards 2006, organizzata dalla rivista americana Smartphone and Pocket PC Magazine, abbiano confermato la validità del software e che come l'anno scorso sia giunto tra i finalisti nella categoria Miscellaneous Utilities.
Ammetto che non è facile categorizzare un software molto specializzato di questo tipo, ma penso anche che invece di creare una nuova categoria quale Collezionismo potrebbero aggiungerne una quale ad esempio Lifestyle in cui far rientrare tutti i programmi per Windows Mobile realizzati per gestire il proprio stile di vita digitale, così come viene definita la vita moderna con tutti i mezzi tecnologici che dovrebbero semplificarci la vita. Gestire la propria collezione di Euro monete con un palmare rientrerebbe pienamente in questo concetto, o no?
In ogni caso è un piacere che un software così atipico, frutto del connubio tra il mio lavoro e la mia passione, sia arrivato alla selezione finale di un concorso che ha raccolto solamente il 20% dei migliori software esistenti per piattaforma Windows Mobile.
Il vincitore della categoria Miscellaneous Utilities quest'anno è stato StyleTap, una sorta di emulatore per far girare i programmi scritti per PalmOS su dispositivi con Windows Mobile.
Intanto il lavoro sulla versione PC di Ecpc prosegue e credo che le novità verranno svelate entro la fine dell'anno!


1 Novembre, 2006: Motoraduno al Ghisallo

Una bella giornata di sole ha graziato alcune migliaia di motociclisti che si sono dati appuntamento a Magreglio, nei pressi del santuario della Madonna del Ghisallo, un luogo per me molto caro in quanto legato ai giorni del campeggio estivo trascorsi in quella zona durante la mia adolescenza. E' stato anche il mio primo raduno insieme agli amici del Vespa Club Como.
Siamo partiti la mattina presto dal punto di ritrovo a Como e abbiamo raggiunto Magreglio sfilando insieme alle centinaia di motociclisti già arrivati sul posto. Ci siamo spostati poi a Civenna dove si è celebrata la commemorazione dei caduti del motociclismo.
La moto che mi ha colpito di più è stata la splendida Moto Guzzi del 1929 che vedete nell'ultima foto.
Volevo vedere anche il Museo del Ciclismo da poco inaugurato vicino al santuario. Una struttura nuova e ben allestita, ma il costo del biglietto è stato a dir poco scoraggiante: un paio di Euro in meno rispetto a quello per i Musei Vaticani o per la Galleria degli Uffizi, prenotazione compresa. Con tutto il rispetto per la storia del ciclismo (utilizzo ancora una bici da corsa che ha più anni di me ) dubito che ci fosse la sindrome di Stendhal ad attendermi all'uscita di quel museo...
Al ritorno ho percorso un tratto di strada in mezzo ad un gruppo di motociclisti sulle Harley, quasi una sorta di provocazione dopo la lettera che ho scritto al quotidiano locale su Clooney e la sua moto.
Chissà, magari c'era anche lui tra i 4000-5000 motociclisti di quella giornata
!


28 Ottobre, 2006: Se Clooney Andasse in Vespa...

Ormai lo sa tutto il mondo che George Clooney ama passare le vacanze sul nostro lago nella sua bellissima Villa Oleandra a Laglio. Di recente il divo americano è stato protagonista di un episodio davvero curioso che è finito sulle pagine del quotidiano locale La Provincia, qui e qui. Un episodio tanto curioso che mi ha spinto a scrivere questa lettera al quotidiano, poi pubblicata nella rubrica Lettere al direttore:

Mi chiedo quanti sorrisi abbia strappato l'articolo apparso Sabato scorso sul nostro quotidiano in merito al curioso episodio che ha visto come protagonista il bel George Clooney in sella alla sua Harley in quel di Dizzasco, dove a quanto pare si era recato per una visita improvvisata alla casa di riposo e non è stato riconosciuto dal portiere.
Da buon Vespista e amante delle due ruote ho cercato di immaginare cosa sarebbe successo se si fosse presentato in sella a una Vespa piuttosto che sulla sua rombante Harley-Davidson. La Vespa è stata un simbolo di libertà per generazioni di italiani e lo è tuttora, perciò mi piace credere che se fosse arrivato in Vespa il portinaio avrebbe avuto un atteggiamento diverso, magari ricordando i viaggi fatti in gioventù con la propria Vespa. Una passione in comune che avrebbe agito da lasciapassare molto più della rumorosa moto americana.
Personalmente mi è capitato più volte che persone non più giovani si fermassero a guardare la mia Vespa e con un sorriso spontaneo iniziassero a raccontarmi delle loro avventure passate in sella allo scooter Piaggio.
George dà il buon esempio scegliendo le due ruote per le sue passeggiate nel comasco. Questo sì che dovrebbero farlo più comaschi che sembra preferiscano abbandonarsi al caos e allo stress causati dal traffico da loro stessi alimentato piuttosto che lasciare la comodità della propria auto anche per pochi chilometri.
Presterei volentieri la mia Vespa al divo americano, così forse la prossima volta avrà più fortuna nelle sue visite improvvisate senza addetti stampa al seguito. Conoscerà bene ogni palmo di Hollywood e adorerà il film Easy Rider, ma forse ignora ancora come farsi ben accogliere dai comaschi un pò laghè
è.

La bella risposta di Pierangelo Marengo: Il suo, oltre che un atto d’amore per la Vespa, è una simpatica digressione nel mondo del possibile. Naturalmente è tutta da dimostrare, ma nessuno può impedirle di cullarsi in un sogno su due ruote.

26 Ottobre, 2006: Abbiamo Vinto!!!

Non so se sia stato per il logo creativo realizzato dal nostro grafico Luca Fadigati, i punti di forza del progetto, la qualità della documentazione che abbiamo inviato, la brillante presentazione tenuta con Guido alla Camera di Commercio di Como la scorsa settimana o addirittura l'elegante abito realizzato per quella occasione speciale dagli amici della Sartoria Orefice , o più probabilmete una combinazione di tutti questi elementi, ma il risultato finale è che abbiamo vinto il Premio Speciale della CCIAA di Como alla StartCup 2006.
Stiamo lavorando su qualcosa che non è nuovo in assoluto, un qualcosa che altri hanno già provato a fare utilizzando le più recenti tecnologie mobile applicate al settore dei beni culturali, ma possibilmente la differenza è che stiamo portando la nostra idea verso l'eccellenza e la commissione ha colto questo fattore e ha deciso di scegliere noi nonostante ci abbiano detto che gli altri progetti erano davvero interessanti.
Ieri a Milano il professor Roberto Negrini ci ha consegnato il premio durante l'emozionante cerimonia finale della StartCup.
La prima foto ha catturato quel momento con me e Luca sul palco. L'emozione era grande, la stessa emozione che è passata attraverso le mani del nostro fotografo.
La seconda mostra il team, quasi al completo dato che manca Guido, con il professor Negrini e Paolo e Samantha di Opla S.r.l., i nostri collaboratori primari. La terza mostra tutti i gruppi vincitori sul grande palco dell'aula magna dell'Università degli Studi.
Dopo la cerimonia abbiamo fatto una bella passeggiata attorno al Duomo di Milano grazie al tempo eccezionalmente bello per la stagione e ho colto l'occasione di scattare una foto alla celebre Madunina posta sulla cima.
Il premio in denaro ci aiuterà a giungere velocemente alla fase di prototipazione del progetto, a motivare il team che finora ha contato solamente sulle proprie forze, e soprattutto apre la prospettiva di venire incubati come startup negli uffici del Polo Regionale di Como. Questo è ciò che cercavamo veramente, ottimo lavoro i-boys!

Qui l'articolo sull'incubazione pubblicato dal quotidiano locale La Provincia.

23 Ottobre, 2006: Le 16 Slide alla Camera di Commercio

Lo scorso Venerdì io e Guido Panini, uno dei due membri principali del team che ho riunito dall'inizio dell'anno per lavorare su un progetto di innovazione tecnologica, abbiamo tenuto una presentazione di 16 slide presso la Camera di Commercio di Como.
Siamo stati invitati a discutere il nostro progetto per competere ad uno dei premi speciali legati alla StartCup 2006, il concorso annuale organizzato dalle sette università milanesi per promuovere la creazione di nuove imprese.
Di fronte ad una commissione composta da Paolo de Santis, il presidente della Camera di Commercio di Como, Pierluigi della Vigna e Roberto Negrini, due dei migliori professori che ho avuto quando frequentavo l'università, insieme a Giorgio Corradi, responsabile dell'incubatore presso il Polo Regionale of Como, abbiamo iniziato la presentazione con i cuori che battevano all'impazzata.
Ci sentivamo sicuri sui punti di forza del nostro progetto dato che ci stiamo lavorando seriamente dall'inizio dell'anno e l'abbiamo visto evolversi lentamente nella giusta direzione, ma non si sa ma cosa può succedere in queste occasioni, specialmente considerando che era la nostra prima presentazione fuori dal nostro gruppo di lavoro.
La presentazione è andata bene e la commissione ci è sembrata positivamente impressionata dal nostro progetto. Ci hanno fatto un sacco di domande e siamo andati ben oltre il tempo che era stato inizialmente previsto.
Ci sono cinque candidati in totale per questo premio speciale e Mercoledì 25 nell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano annunceranno i vincitori.
Saremo là con le dita incrociate...

17 Ottobre, 2006: Le Castagne del Vespa Club Como

La scorsa Domenica il Vespa Club Como ha organizzato Cagna la Castagna, una festa pubblica proprio ai piedi delle antiche mura romane di Como dove le persone povevano mangiare caldarroste, bere vino, ascoltare musica, incontrare amici e ammirare la bella linea di vecchie Vespe e di Citroën 2CV.
E' stata la mia prima volta ad un loro incontro pubblico dato che sono diventato membro del club solo un paio di settimane prima.
Ero andato al loro incontro serale settimanale invitato dal presidente Gianluca Cesana con un pò di esitazione perchè qualcuno mi aveva messo in guardia sul fatto che i nuovi modelli di Vespa come la mia GTS non sono apprezzati quanto quelli vecchi. Perciò quando ho dovuto rispondere alla prima domanda su quale Vespa avessi, il presidente disse ai membri di aspettare a giudicare e lasciarmi raccontare cosa avessi fatto con la mia Vespa questa estate, proprio mentre alcuni di loro iniziavano a borbottare (ma con un tono chiaramente scherzoso ) sul fatto che avessi una GTS dato che l'avevano vista al mio arrivo. Dissi loro del viaggio per l'Italia e subito iniziarono a raccondarmi dei loro viaggi più lunghi in sella alla propria Vespa. Il ghiaccio si ruppe grazie all'intervento di Gianluca e trovammo immediatamente qualcosa da condividere.

Gianluca mi ha dato l'adesivo del club che è davvero originale come potete vedere qui a fianco. Il bimbo che fuma in sella alla Vespa è stato disegnato da un artista della Bonelli, la nota casa editrice italiana di fumetti. Ora lo porto con orgoglio sul parabrezza!
Mi è piaciuta l'accoglienza dei membri del club, sono davvero un bel gruppo di Vespisti.
La Vespa è un mito per gli italiani e soprattutto una grande passione da condividere.
"L'Italia s'è Vespa" era uno degli slogan che ho notato su un vecchio manifesto pubblicitario al
Museo Piaggio e che richiama l'inizio del nostro inno nazionale, "L'Italia s'è desta".
La gente del marketing è davvero matta si sa...

14 Ottobre, 2006: Artigiani-Imprenditori a Innovacomo

Ieri sera ho partecipato ad una conferenza organizzata da Innovacomo, l'iniziativa di Confartigianato Imprese Como mirata a promuovere l'innovazione tra le piccole e medie imprese artigiane locali.
C'erano molti più partecipanti del previsto, un chiaro segno dell'interesse per l'argomento. Il Signor Cleto Orefice mi aveva raccomandato di partecipare dato che era stato invitato a parlare del progetto che ho realizzato per la sua Sartoria Orefice con la coordinazione del Centro Volta.
Vestito con un abito impeccabile, come solamente un sarto potrebbe fare, ha tenuto una presentazione così chiara ed efficace in pochi minuti di discorso che mi ha positivamente sorpreso.

Dopo di lui alcuni altri artigiani-imprenditori hanno presentato i propri casi di successo.
Era la mia prima volta ad uno dei loro incontri e mi sono sentito a mio agio tra di loro, forse perché mi sento un artigiano anche io dopotutto. I tipi di strumenti possono essere molto diversi, dato che io lavoro con byte e linee di codice mentre un artigiano come il Signor Orefice utilizza ago e filo per per creare abiti su misura di alta qualità. Beh, a dirla tutta ora usa anche un PC e una connessione a Internet.
Bruno Panieri, responsabile del settore mercato e regole di Confartigianato, era connesso da Roma grazie alla funzione di videoconferenza di Skype. Egli ha avuto parole di apprezzamento per l'iniziativa Innovacomo considerandola un esempio da seguire a livello nazionale, una sorta di stella polare ha detto.
Lo staff di Innovacomo punta a costruire una rete composta da due elementi fondamentali: una comunità di artigiani-imprenditori e un database di idee, connetterle e promuovere l'innovazione. Credo che avranno successo solamente se uniranno le forze con altre iniziative locali quali IComo. Non ha senso secondo me cercare di fare passi importanti da soli nel campo minato dell'innovazione in un mercato globalizzato. La Sinergia è la chiave per aiutare a trasformare una semplice idea in un concreto caso di successo, come è avvenuto per il progetto Orefice.


10 Ottobre, 2006: Recupero Dati con Isobuster

Quando succede di perdere dati che si credeva al sicuro salvati sui propri dispositivi di backup, ci si sente irritati, tristi e disperati al pensiero di non essere in grado di recuperarli in alcun modo.
Questo è esattamente ciò che è successo ad un amico la scorsa settimana e gli avevo promesso che avrei fatto del mio meglio per aiutarlo.
Aveva accidentalmente effettuato una formattazione veloce su un disco DVD-RW che conteneva quasi un anno di lavoro. Dopo una ricerca sulla Rete avevo trovato quella che sembrava la migliore soluzione software per questo problema: Isobuster.
Perdere dati in quel modo non mi era mai successo personalmente, perciò ho dovuto valutare alcune delle soluzioni software di recupero dati sul mercato e Isobuster si è rivelato essere il meglio in termini di efficacia, usabilità, costo e supporto.
Ho scritto una email a Peter Van Hove, la "one-man-company" dietro a Smart-Projects e autore di Isobuster, e mi ha fatto piacere trovare uno sviluppatore così amichevole.

Mi ha detto che sta per andare a Cambridge per la European Shareware Conference. Potete dare il vostro voto qui per il suo software se vorrete contribuire alla sue probabilità di vincere l'Epsilon Award.
L'amico è stato davvero contento di sapere che ero in grado di recuperare i suoi file, ma penso sia meglio che ringrazi Peter per aver creato un software così ben fatto.
Comunque vada perdere dati digitali è nulla in confronto a perdere un'amicizia, magari a causa di un semplice errore o un'incomprensione. Mi è successo proprio questo di recente e non esiste software in grado di ripristinare situazioni del genere. Le relazioni umane possono essere molto più complesse di qualsiasi tipo di software.
In questo caso forse solo un dialogo sincero potrebbe aiutare...


8 Ottobre, 2006: Smau 2006: Una Vela, un Paio di Padiglioni e 98 Seminari

L'enorme Vela, questo è il nome della struttura lunga 1 km realizzata da Massimiliano Fuksas che copre l'esteso nuovo quartiere di fieramilano alla periferia di Milano, ha ospitato la 43-esima edizione di Smau, l'esposizione internazionale dedicata all'ICT.
Solamente due padiglioni sono stati necessari per contenere tutti gli stand degli espositori e l'area riservata ai seminari. Parlando con alcune persone esse hanno confermato la mia impressione che mancasse qualcosa, quella sorta di rumore di fondo proveniente dagli stand più grandi allo scopo di attrarre un pubblico di consumatori e di curiosi. Allo stesso tempo è stato molto piacevole poter camminare per la fiera e chiedere degli incontri senza doversi fare largo tra la folla.
Sentimenti decisamente opposti naturalmente, ma entrambi veri. Questo non è stato uno "Smau" per me, dovrebbero almeno cambiare il nome se hanno intenzione di continuare su questa linea di condotta "solo business".
I due seminari ai quali ho partecipato sono stati interessanti, uno era sulla tutela dei diritti sul software secondo la legge italiana, tenuto da Massimo Farina, piuttosto facile, veloce ed efficace ed l'altro sull'innovazione tecnologica nei punti vendita tenuto da un relatore di IBM.
Ho avuto alcuni incontri proficui con persone che lavorano per aziende i cui prodotti sono legati (o potrebbero esserlo) ai progetti nei quali sono attualmente coinvolto quali le telecamere di rete Sony e i fornitori di dispositivi e servizi RFID. Inoltre non potevo mancare di fare quattro chiacchiere con i vecchi amici nelle aree dedicate a Windows Mobile.
L'area denominata I Percorsi dell'Innovazione era ben organizzata e ospitava parecchi stand di startup italiane.
Uno di questi era quello di Econoetica che presentava Arianna, la guida cittadina su PDA. Ho avuto il piacere di incontrare Valentina, la loro marketing manager, a Firenze durante il Vespatour e di utilizzare la guida per una giornata intera passeggiando per la città e in fiera ho reincontrato lei e il resto dello staff, Pietro e Luca.
Stanno facendo molto bene e hanno avuto una ottima esposizione grazie al loro piccolo stand. E' stata una vera gioia poter ascoltare di nuovo il genuino accento toscano mentre parlavo con Valentina.

Vicino al loro stand ho parlato con i ragazzi di Blogosfere.it, un network di blog professionali italiani, la maggior parte dei quali di qualità molto elevata grazie ai loro blogger di esperienza.
Hanno aperto un blog temporaneo su Smau e publicato alcune immagini delle bellezze che si potevano incontrare passeggiando per la fiera, ma hanno decisamente trascurato le migliori secondo me. Allo stand della Blackberry si poteva ammirare non solo il loro ultimo dispositivo, il Pearl, ma anche avere una pallina da golf da due belle ragazze se si era gentili con loro. Ora ho solo bisogno di una mazza da golf...


4 Ottobre, 2006: IComo: 8° Matching sull'Innovazione Tecnologica

La scorsa settimana ho partecipato all'8° matching sull'innovazione tecnologica organizzato dal Centro Volta, l'evento mensile promosso dall'iniziativa IComo con l'obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese locali ad innovare.
Le presentazioni questa volta hanno spaziato dai nanomateriali applicati alle fibre tessili per poter garantire ad esse nuove proprietà quali la resistenza ai batteri, agli ultimi sviluppi nella produzione dei cristalli liquidi, ai sistemi di imaging avanzati utilizzati in robotica, alla selezione e implementazione di un elemento naturale con DNA unico per poter tracciare un prodotto lungo tutta la filiera produttiva e per garantirne l'originalità.
Durante l'interessante presentazione di Pierangelo Metrangolo sui cristalli liquidi egli ha ricordato che proprio lì a Villa Olmo, nella grande sala al di sotto di quella in cui sedevamo nacque la chimica moderna grazie a Heisenberg, Fermi e altri scienziati durante un grande congresso tenutosi nel 1927.
Questi matching sono sempre molto interessanti e parecchi dei relatori provengono da laboratori italiani di alto livello. Lo staff di IComo in effetti punta a stimolare le idee degli imprenditori locali e a ragione, specialmente quando le presentazioni sono così brillanti. Il numero dei partecipante sta crescendo, un buon segno della campagna di informazione che stanno facendo per promuovere questi incontri.
Sarò a Smau il 5 Ottobre, l'esposizione sull' ICT a Milano che da quest'anno è riservata solo agli operatori del settore.
C'è anche l'interessante struttura e-Academy e seguirò un paio dei numerosi seminari.
La mia Vespa mi porterà a Milano domani per l'esposizione, dopodiché riposerà per un paio di giorni nell'officina "Motorantola" dell'amico Marco per un check-up completo, necessario dopo il lungo viaggio per l'Italia.


29 Settembre, 2006: Immagini dal Vespatour, 4 su Mille e Quattro

Subito dopo il ritorno dal Vespatour sono stato molto impegnato nel rimettere in carreggiata i progetti sui quali stavo lavorando, ma allo stesso tempo sono riuscito a fare una selezione delle foto che ho scattato lungo il viaggio per mostrarle agli amici.
E' stato molto più difficile di quanto potesse sembrare dato che ogni foto ha una storia da raccontare per me, perciò potete capire quanto sia stato complicato selezionarne solo 4 per postarle sul blog.
Prima di passare alle foto la grafica a sinistra mostra approssimativamente il percorso di 4200 km che ho seguito: da Como a Milano, Torino, Genova, Rapallo, Monterosso al Mare, Marina di Massa, Forte dei Marmi, Lucca, Pisa, Pontedera, Livorno, Vinci, Firenze, Tavarnelle Val di Pesa, Monteriggioni, San Gimignano, Montieri, Siena, Cortona, Arezzo, Assisi, Norcia, Melezzole di Montecchio, Marmore, Roma, Caserta, Bisceglie, San Giovanni Rotondo, Vieste, Loreto, Recanati, Rimini e ritorno a Como.

La prima foto mostra una vera sorpresa: lei è Sophia, la Vespa che Peter Moore ha guidato nel suo viaggio per l'Italia. Non mi aspettavo assolutamente di trovarla nel museo-officina di Marco Quaretta a Livorno, perciò ho colto l'occasione di scattare una foto con il libro di Peter in mano.

La seconda è stata scattata a Forte dei Marmi durante un aperitivo con Federico Farioli, il country manager dell'appena lanciato portale Handango Italia, la sezione italiana di Handango, il principale distributore di contenuti per dispositivi mobili. Federico è tanto giovane quanto di talento secondo me, perciò sono sicuro che il nuovo portale crescerà molto in fretta.
Nella terza ho avuto un incontro inaspettato con Alberto, Angelo e Claudio del Vespaclub di Mantova quando mi sono fermato a pranzare in un ristorante a Palazzetto sulla via per Siena. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata e una bella risata quando mi hanno chiamato il "Vespista del 2000" dopo che ho mostrato loro la mia Vespa con il sistema GPS.
La quarta è davvero speciale, è la mia Vespa sul Colle dell'Infinito a Recanati con i Monti Sibillini sullo sfondo. L'ho scattata l'ultimo giorno del viaggio proprio da sotto il muro con la siepe che ha ispirato Giacomo Leopardi a scrivere la sua poesia capolavoro, L'infinito.
Aver avuto la possibilità di visitare quel luogo particolare - è possibile solo dal 2003 - è stata una delle numerose sorprese che il viaggio mi ha riservato.
Pian piano sto preparando un libro fotografico utilizzando i servizi forniti da Kodakgallery. Lo farò stampare per mostrarlo agli amici e penso che potrò renderlo visibile online.
Per il resto della storia dovrete aspettare il libro, compreso il nome che ho scelto di dare alla mia Vespa..
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4 Settembre, 2006: Il "Bel Paese" mi ha Rivelato la sua Vera Bellezza

Dopo 4200 Km a cavallo della mia Vespa - senza contare quelli fatti a piedi -, 1400 foto scattate mentre mi lasciavo completamente stupire dalle più raffinate opere d'arte che il genio umano abbia creato, dalla Nascita di Venere del Botticelli a Firenze alla magnifica Cappella Sistina a Roma, solo per citare alcuni dei capolavori che mi hanno impressionato di più, venire poi catturato dall'atmosfera del Palio dell'Assunta a Siena e dalle numerose sagre enogastronomiche in Umbria, venire baciato dal sole mentre facevo il bagno nel mare della Puglia ed infine rimanere deliziato dall'ascoltare i diversi dialetti parlati dalle persone delle regioni italiane che ho attraversato... beh, sono tornato a Como con così tante cose da raccontare che un libro sarebbe il mezzo più appropriato per consegnare a voi questa intensa esperienza di viaggio!
Penso che un libro sarebbe anche un bel modo di ringraziare tutti gli amici che mi hanno aiutato nel rendere questo viaggio possibile e le persone che ho avuto il piacere di incontrare lungo il percorso.
Al momento ho altre priorità, con parecchio lavoro da fare per continuare i miei progetti software, ma l'idea del libro è abbastanza consistente da poter essere presa seriamente.
La mia Vespa GTS 250 i.e. dotata di GPS si è comportata meravigliosamente portandomi da nord a sud e poi a casa e penso che questa frase scritta su un vecchio manifesto pubblicitario che ho notato al Museo Piaggio a Pontedera riflette in pieno il suo valore quale simbolo di libertà per gli italiani di tutte le età: "Un giorno un piccolo aereo lasciò le ali in cielo per diventare un mito in terra".
E' stata un'esperienza meravigliosa, degna di tutta la fatica fatta. Spero che anche voi abbiate passato un bel periodo all'insegna del relax durante questo Agosto e siate ora tornati al lavoro con rinnovata energia.

Sulla mia Vespa al Colosseo a Roma, una foto scattata da Monnalisa... ehm, in realtà era una ragazza con una maglietta nera e la scritta "Monnalisa" su di essa!

3 Agosto, 2006: In Vespa per il Cortile d'Italia

Non suonerebbe bene come titolo per un libro su un matto italiano che trascorre le vacanze estive girando per l'Italia in sella a una Vespa?
Il fattore "perché no?" c'è, vedremo se sarò abbastanza ispirato da mantenere il proposito di scrivere un libro sul mio tour quando sarò di ritorno a casa a fine Agosto.
L'australiano Peter Moore ha fatto proprio questo dato che ha scritto un bel libro sul suo tour per l'Italia con una Vespa del '41 che ha acquistato su ebay. Vroom with a view è il titolo del libro che ha ispirato il mio imminente viaggio, partendo da qui a Como per andare di città in città giù fino a Bari in Puglia, spinto dal desiderio di visitare luoghi del mio paese che non ho ancora visto.
Il mio tour sarà diverso da quello di Peter, a partire dall'ultimo modello di Vespa, la GTS 250 i.e., già vincitrice di alcuni riconoscimenti, al meglio della tecnologia GPS disponibile per i dispositivi palmari.

E poi beh.. sono italiano, perciò si suppone che sappia un pò di più del mio paese rispetto ad un viaggiatore australiano!
"Ma vai da solo?" questa è la prima domanda che gli amici mi hanno fatto quando ho parlato loro del viaggio e la migliore risposta che ho trovato finora è: ti sentiresti solo passeggiando per il tuo cortile?
Questo è lo spirito che mi accompagnerà in questo tour: il mio paese è un pò come il mio cortile, solo un pò più grande!

Ci sono un sacco di persone che ho intenzione di incontrare in questo viaggio, alcuni vecchi amici e alcuni nuovi.
Vedremo che succederà.
Sarò contattabile via e-mail naturalmente. Il mio palmare sarà il mio migliore strumento durante il tour.
Vi auguro un meraviglioso solare Agosto!


PS: Non sono riuscito a rilasciare la versione 1.6 di EcPc come promesso, ma voglio lasciarvi con un regalo ancora migliore: la Beta della versione PC!
Questa è un'ottima occasione per provare il software specialmente se non avete un palmare!

8 Luglio, 2006: $297 per del Software per Windows Mobile del Valore di più di $3000?!?

Un'offerta del genere sarebbe troppo buona per essere vera?
Oh no, è vera a tutti gli effetti, dato che quella frase è lo slogan del 2006 Best of Everything Software Package, un pacchetto contenente le ultime versioni dei vincitori e finalisti del Best Software Awards 2005, il concorso annuale organizzato dalla rivista americana Smartphone and Pocket PC Magazine.
Come ho scritto in precendenza sul blog, il mio EcPc QVGA è stato finalista nell'edizione 2005 del concorso, perciò è stato incluso nel pacchetto insieme a 130 delle migliori applicazioni e giochi disponibili per i dispositivi con Windows Mobile.
Sono molto soddisfatto nel vedere il mio software elencato tra altre ottime applicazioni per Pocket PC e sono stato ancor più contento nel leggere il commento da parte di uno dei giudici, Jack Cook, Senior Editor di Mobility Today, quando hanno annunciato i finalisti. Potete leggerlo nella pagina dei premi insieme alla scansione del certificato che mi hanno mandato.

Per i dettagli dell'offerta riferitevi al sito ufficiale, c'è anche un cosiddetto Value Calculator, un file Excel precompilato in realtà, per aiutarvi a determinare se il totale del software che vorreste acquistare supera il costo del pacchetto. Un'aggiunta molto utile secondo me.
Hanno anche realizzato un Best of Everything Smartphone Software Package, in vendita per $139, il quale include più di $600 di software solo per Smartphone basati su Windows Mobile. Se avete un pò di software per Windows Mobile sulla vostra lista degli acquisti vi suggerisco di sfogliare i contenuti di quei pacchetti dal momento che la probabilità di trovare molti di essi al loro interno è davvero alta.
C'è anche il The Best of Everything Demo CD che è parte del pacchetto principale e contiene le versioni demo dei software. Viene dato gratuitamente a chi si abbona alla rivista per 2 anni, ma potete ordinarlo separatamente per 15$.
In quanto sviluppatore ho aderito a rendere disponibile il mio software gratuitamente agli altri sviluppatori i cui prodotti sono stati inclusi nel pacchetto e che hanno scelto la stessa opzione di condividere i propri software. Considero un'ottima opportunità poter essere in grado di condividere software tra sviluppatori fidati, una sorta di fair play digitale. Non tutti hanno aderito a questa opportunità di condivisione, ma la maggior parte l'ha fatto, pertanto un altro pollice in sù per i realizzatori del pacchetto.
Parlando di ultime versioni, vi posso assicurare che rilascerò la versione 1.6 di EcPc prima di partire per le vacanze di Agosto, in modo che possiate aggiornarlo dalla versione 1.5, che si trova nel pacchetto. Allo stesso tempo stiamo costruendo il nuovo sito per EcPc. Promette davvero bene ma ci vorrà ancora del tempo per completarlo.



19 Giugno, 2006: L'Indovinello del Sarto e dello Sviluppatore di Software

Cosa mai potrebbero avere in comune un sarto e uno sviluppatore di software?
Non avrei mai saputo trovare una risposta fino a qualche mese fa quando ho iniziato a lavorare su un progetto di innovazione tecnologica commissionato dal più prestigioso negozio di sartoria di Cernobbio, Sartoria Orefice, con la coordinazione scientifica del centro di ricerca Centro Volta. Ho scritto di questo progetto nei precedenti aggiornamenti e ora che ci stiamo avvicinando alla conclusione ho avuto il permesso di scriverne più in dettaglio.
Sartoria Orefice è una delle poche piccole imprese in questo settore di mercato di alta qualità rinomata per la propria eccellenza non solo in Italia ma anche in molti paesi del mondo a tal punto che parecchi clienti vengono a Cernobbio dall'estero per chiedere al Sig. Lino e a suo figlio Cleto, che ora gestisce l'attività, di realizzare per loro l'abito perfetto.
Perciò, tornando alla domanda iniziale, credo che la risposta più appropriata risieda in una parola molto semplice: Eleganza!

Considerate il duro lavoro che il sarto, guidato solo dalla sua lunga esperienza, realizza ogni giorno con degli strumenti così semplici quali ago e filo. Confrontate ora con il lavoro che ho compiuto nel corso degli ultimi mesi attraverso strumenti solo apparentemente più complicati quali bit e byte per creare un sistema harware e software che renderà il lavoro degli Orefice molto più efficiente e profittevole.
La parte software in particolare è stata fatta su misura, come si dice, e il risultato finale è tanto elegante quanto un abito finemente lavorato a mano.
Senza dubbio essi saranno in grado di espandere la propria attività con questo sistema. Infatti la ragione per la quale hanno investito in questo progetto è perché credono molto nelle sue potenzialità.
Sono stato davvero contento di trovare delle persone così in gamba con le quali lavorare: Cleto, Lino, il loro gentile staff e Matteo del Centro Volta. Lavorando fianco a fianco con loro ho avuto il piacere di imparare alcuni (ben pochi in realtà) dei segreti di un'arte manuale antica quanto l'uomo portata alla perfezione da 5 generazioni di sarti. Quest'anno infatti celebrano 150 anni da quando il primo Orefice ha avviato l'attività nel 1856.
Questo progetto mi ha dato la possibilità di fare esperienza in diversi campi, dallo sviluppo di software personalizzato alla familiarizzazione con il più recente hardware dedicato alla videosorveglianza e videoconferenza basato su IP, in particolare con prodotti Sony, ma soprattutto mi ha dato l'opportunità di imparare a trattare con le persone nel modo migliore, comprendendone le necessità e trasformando un problema in una soluzione funzionante in maniera efficiente.
Mi piacerebbe davvero poter applicare questo tipo di approcio ad un'altra piccola impresa locale. Lo staff del Centro Volta è pronto ad arruolarmi ancora se qualcun altro dovesse richiedere la loro assistenza diretta in un progetto di innovazione tecnologica, magari nell'ambito dell'iniziativa IComo.
Potreste chiamarmi direttamente se preferite, mentre se avete bisogno di un abito di altissima qualità fatto in Italia (a Cernobbio in effetti) ora sapete chi chiamare.
Con il loro nuovo sistema Cleto e suo padre saranno in grado di assistervi in tutte le fasi, dalla scelta del tessuto ai più fini dettagli del vostro abito anche se vivete dall'altra parte del mondo.
Di recente mi sono imbattuto in una citazione piuttosto significativa di Albert Einstein che mi ha ispirato l'indovinello iniziale:

Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto.


} //Chiudete sempre le vostre parentesi sia nel codice che nella vita reale ;-)